mercoledì 23 dicembre 2009
martedì 1 dicembre 2009
L'università La Sapienza di Roma
Figlio mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio. Puoi solo immaginare la sofferenza con cui ti dico queste cose e la preoccupazione per un futuro che finirà con lo spezzare le dolci consuetudini del nostro vivere uniti, come è avvenuto per tutti questi lunghi anni. Ma non posso, onestamente, nascondere quello che ho lungamente meditato. Ti conosco abbastanza per sapere quanto sia forte il tuo senso di giustizia, la voglia di arrivare ai risultati, il sentimento degli amici da tenere insieme, buoni e meno buoni che siano. E, ancora, l'idea che lo studio duro sia la sola strada per renderti credibile e affidabile nel lavoro che incontrerai. Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti. A meno che non sia un merito l'affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza. Questo è un Paese in cui, se ti va bene, comincerai guadagnando un decimo di un portaborse qualunque; un centesimo di una velina o di un tronista; forse poco più di un millesimo di un grande manager che ha all'attivo disavventure e fallimenti che non pagherà mai. E' anche un Paese in cui, per viaggiare, devi augurarti che l'Alitalia non si metta in testa di fare l'azienda seria chiedendo ai suoi dipendenti il rispetto dell'orario, perché allora ti potrebbe capitare di vederti annullare ogni volo per giorni interi, passando il tuo tempo in attesa di una informazione (o di una scusa) che non arriverà. E d'altra parte, come potrebbe essere diversamente, se questo è l'unico Paese in cui una compagnia aerea di Stato, tecnicamente fallita per non aver saputo stare sul mercato, è stata privatizzata regalandole il Monopolio, e così costringendo i suoi vertici alla paralisi di fronte a dipendenti che non crederanno mai più di essere a rischio. Credimi, se ti guardi intorno e se giri un po', non troverai molte ragioni per rincuorarti. Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato - per ragioni intuibili - con un Consiglio di Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility. Non varrà nulla avere la fedina immacolata, se ci sono ragioni sufficienti che lavorano su altri terreni, in grado di spingerti a incarichi delicati, magari critici per i destini industriali del Paese. Questo è un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per raccomandazione, a qualsiasi incarico. Potrei continuare all'infinito, annoiandoti e deprimendomi. Per questo, col cuore che soffre più che mai, il mio consiglio è che tu, finiti i tuoi studi, prenda la strada dell'estero. Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati. Probabilmente non sarà tutto oro, questo no. Capiterà anche che, spesso, ti prenderà la nostalgia del tuo Paese e, mi auguro, anche dei tuoi vecchi. E tu cercherai di venirci a patti, per fare quello per cui ti sei preparato per anni. Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché. Adesso che ti ho detto quanto avrei voluto evitare con tutte le mie forze, io lo so, lo prevedo, quello che vorresti rispondermi. Ti conosco e ti voglio bene anche per questo. Mi dirai che è tutto vero, che le cose stanno proprio così, che anche a te fanno schifo, ma che tu, proprio per questo, non gliela darai vinta. Tutto qui. E non so, credimi, se preoccuparmi di più per questa tua ostinazione, o rallegrarmi per aver trovato il modo di non deludermi, assecondando le mie amarezze. Preparati comunque a soffrire. Con affetto, tuo padre L'autore è stato direttore generale della Rai. Attualmente è direttore generale della Libera Università internazionale degli studi sociali, Luiss Guido Carli. (30 novembre 2009
martedì 24 novembre 2009
Non arrendersi mai !!!
martedì 10 novembre 2009
Un Uomo, un Perchè !!
Berlino.
venerdì 6 novembre 2009
martedì 3 novembre 2009
giovedì 29 ottobre 2009
WHO'S WHO ?
con autori Alessandro Balducci e Mario Piazza.Il secondo lavoro è la tesi di laurea di uno dei due ragazzi,Mario Piazza, che ha dedicato agli operatori edilizi dell'area milanese, con un analisi delle opere e del personaggio di Berlusconi, impressionante per lucidità e precisione, un documento raro. Ora rendendo inutili le parole trite e ritrite sulla famiglia Berlusconi ( se si riesce) ipotizziamo che silvio Berlusconi negli anni di cui si parla venga considerato un uomo nuovo( ahahahah). Partiamo col dire una cosa indiscutibile. C'è del genio in come si muove il personaggio, e gli anni 70' premiano facilmente le persone capaci. I punti più importanti sono cinque:
NASCITA DI MILANO 2 L'area su cui sorge Milano 2 apparteneva al conte Leonardo Bonzi con una superficie di 795 mila metri quadri. Grazie ad una convenzione ( 1962 e 1965) Il Bonzi si accorda con il comune di Segrate ad costruire case per due milioni e mezzo di metri cubi, in cambio fornisce al comune servizi vari, strade,urbanizzazione etc,etc.Ma il 1967 il PIM ( Piano intercomunale milanese esamina la convenzione tra il Bonzi e il Comune di Segrate e sentenzia:
questa lottizzazione compromette una zona delicatissima e di importanza strategica dal punto di vista intercomunale del Parco LAmbro verso Vimodrone e Segrate con la possibilità di creare una vasta area continua a verde.
Sui terreni in questione intanto vengono costruite con licenze del comune di segrate , cinque villette, ma arriva il viceprefetto a fare un'ispezione e le condanna tutte come irregolari.Non c'è nulla da fare non si può costruire. Bonzi e l'amministrazione apportano altre modifiche ai loro patti , e il 26 settembre Bonzi vende tutto all'EdilNord di Berlusconi.Il 12 Maggio il sindaco di Segrate appone il visto sul piano volumetrico che interessa la zona dell'Edilnord e concede lo stesso giorno la licenza a costruire. Il 15 Novembre anche il consiglio di Segrate concede la licenza a costruire, la stessa concessa al Bonzi, ma arriva la Giunta provinciale e boccia questa deliberaper irregolarità( iniziamo). Il 24 Marzo il comune di Segrate riapprva la lottizzazione esclusivamente alla zona centrale, e Berlusconi fa fuoco e fiamme minacciando di sospendere i lavori.Fra Berlusconi e Segrate ricominciano nuove trattative e si arriva a d una convenzione questa volta soddisfacente per Berlusconi, in un colpo solo Segrate approva tutto: concessioni e varianti del Piano di lottizzazione.Ma riamne sempre la Giunta provinciale amministrativa che già è stata poco favorevole.Problemi? Neanche per idea: pochi giorni dopo il 1° Aprile, la Giunta cessa di avere competenza sulla materia e viene trasferita alla Commisione regionale di controllo che in un batter d'occhio approva tutto, ogni cosa.Mario Piazza annota: l'operazione politica è sottile e dimostra un alto grado di influenza e una perfetta conoscenza dei meccanismi amministrativi .In questo modo si riesce a superare lo scoglio della Giunta provinciale amministrativa( essendo un organo burocratico ,quindi non soggetto a composizione politica!)dove un comune su spinta dei partiti politici rischia anche l'illecito per portare avanti i lavori, ma soprattutto sottoliniamo la COLLUSIONE con i partiti che risulta chiara quando l'approvvazione passa, con l'istituzione delle Regioni, al comitato regionale di controllo, che ha invece composizione politica.Cosi nasce Milano 2 orgoglio e vanto di sua Emittenza.
MILANO 3
Questa in poche parole.Perchè il modus operandi è stato già descritto anche se per questa nuova città , il processo è molto più travagliato e diciamo anche alquanto SCANDALOSO.
Milano 3 sorge sul comune di Basiglio. Quando la storia inizia, Basiglio ha 450 abitanti e il PIM ritenendo Basiglio zona molto importante per la realizzazione del ParcoSud si oppone a qualsiasi intervento edilizio.
Ma gli amministratori fremono. Vogliono diventare tanti ,almeno 25mila.Ci provano con numerosi piani , ma niente. Dopo numerosi tentativi, diminuiscono la quota, "vogliamo essere 10 mila".Stranamente il PIM approva. Berlusconi , da uccello rapace, capisce che è arrivata la sua ora, e si precipita a Basiglio.Si agita, ma non riesce a comperare i terreni che sono stati dichiarati edificabili.Non si preoccupa, ne compra degli altri, quelli dell'immobiliare Romano Paltano e non sono edificabili.Inizia così la trattativa con il comune che porta alla redazione di una variante del Piano redatta dalla stessa EdilNord, che sposta le aree edificabili. Milano 3 può nascere (°_°).
Come diavolo è possibile se il terreno non era edificabile? Si legge nella tesi del Piazza: l'operazione Basiglio verrà recepita dal PIM come zona di verde agricolo generico ( sul quale "volendo" si può edificare), scrive sempre il Piazza, che tale legittimità dal punto di vista tecnico-giuridico è sostenuta all'interno del PIM dal LARINI ( PSI partito socialista italiano )che lavora all'interno dello stesso PIM( ahhahaha).
Il parto di Milano 3 è piuttosto pesante e laborioso.Bisogna cambiare piani regolatori,spostare aree fabbricabili, deviare strade e nel finale giunge sempre la Giunta regionale.Infatti in quel periodo la Regione approva la legge 51 che pone precisi limiti all'espansione dei vari comuni. Milano 3 non potrebbe essere costruita.
Il 6 maggio 1975 ricorda Piazza, la giunta regionale delibera l'approvazione della lottizzazione.
E' l'assessore Parigi ( di quale partito ? Logico, PSI ) a imporre alla giunta l'approvazione, due soli giorni prima che entri in vigore la legge urbanistica regionale che avrebbe bloccato i lavori.
Dopo questo, nessun tipo di insulto vogliamo rivolgere a Berlusconi, ma a quei farabutti delle amministrazioni comunali e regionali che prima salvaguardano il patrimonio naturale e ambientale, poi quando arriva il bauscia ( S.B.) chissà in quali maniere, cedono immediatamente per vacui vantaggi "terreni".
Chiudiamo con le parole di Mario Piazza su SUA EMITTENZA : "La vicenda relativa all'approvazione di Milano 3 da parte del comune e dei vari organi convalida i giudizi dati sull'attività e sulla qualità dei rapporti politici di Berlusconi nel caso di Milano 2. La ripetizione di questo modello di rapporti prova che non si tratta di coincidenze di tipo episodico fra operatore e partiti, ma di una struttura consolidata che permette a B. di affermare e portare avanti coi massimi vantaggi le sue iniziative."
martedì 27 ottobre 2009
Una ESCORT per tutti !!!!
o sotto casa, in palazzo(grazioli) o garage, vi soddisferà in ogni vostra richiesta, senza mai dire di no.
sabato 24 ottobre 2009
You rush back to the counter where you bought your ticket. There’s now another man sitting there. You can see the man who sold you your ticket walking around in the back.
You explain to the man that you had wanted to buy a second class return ticket to Florence, but have been given two first class tickets and that you would like to change them.
The man behind the counter says you have to fill in a customer complaint form, that he needs to make a copy of your passport and that there’s a 10 euro administration fee.
“What?” you say. You only bought the tickets just a minute ago!
The man pulls up his shoulders as if to say take it or leave it. He browses through a folder and hands you a form. You give him your passport.
You fill in the form as he makes a copy of your passport. You have to cite the reasons of your complaint and write your name and address. This is ridiculous.
The man hands you back your passport and a receipt. He informs you that if your complaint is granted you will receive a cheque.
This is too much. “What kind of nonsense is that!” you exclaim.
“This is Italy!” the man says.
He is right. This is Italy. You wait for a moment. Then you pull out your gun. The man behind the counter smiles at you. There’s bulletproof glass between him and you. This is Italy. They must have many unsatisfied customers.
You look at your watch. Now it isn’t just a matter of getting your money back, but also of catching your train to Florence. You put away your gun. The man hands you your new ticket. You manage to mumble “Grazie”, put it inside your pocket and dash off to your platform.
venerdì 23 ottobre 2009
Messaggio del Capo dello Stato
Napolitano:
«Batteremo la mafia»
«Grazie alla mobilitazione delle coscienze e
della società civile debelleremo questo
fenomeno»
Ok ,Giorgio, debelliamo
il problema. Chiama a
raccolta, polizia,carabinieri,
corazzieri,granatieri,
finanzieri e corpi speciali
che io chiamo i miei amici.
Ci vediamo davanti Montecitorio.
Aspetto tue info.
P.S. Ammettilo, Bondi è tuo figlio.
mercoledì 21 ottobre 2009
lunedì 19 ottobre 2009
VEDO LA LUCE
O : "sei stato tu a dirmi di guardare dentro al cuore per trovare la mia religione".
J : " Si, una religione vera. Oggi ho visto un branco di pecore che cantavano canzoni del passato
e ascoltava storie inventate."
O : " E' questa la religione." Qualcuno ha trovato un altro modo per sfruttare l'ignoranza della
gente".
giovedì 15 ottobre 2009
LIBERI TUTTI, LIBERI TUTTI...
Anche i bonzi tibetani hanno capito che la situazione italiana è alquanto critica.
Stampa,Televisione,Istituzioni sono in mano di qualcuno, non sappiamo di chi (?), ma fatto sta che sono in mani sbagliate.
Cingiamo a corte,siam pronti alla morte,l'Italia chiamò...
L'italia sta chiamando,urge una protesta.Rivoltiamoci
P.S. Non serve raparsi la testa .
COME CANI ALL' OSSO
E' bello essere compiaciuti.
Come possiamo continuare a dar luce,a dar luogo ai nostri progetti se essi non vengono sostenuti, "spinti", dalle persone che stanno a noi più vicine ?
Volgiamo lo sguardo sulla fotografia.
Cosa avrà potuto raccontare,o dire, la ministra da accalappiare tutta questa attenzione?
Starà raccontando le giornate passate con Davide Mengacci in chissà quale posto sperduto in Italia a cucinare chissà quale diavoleria?
Ma soprattutto cosa diavolo ha pensato il fratello di Benny Hill posto dietro la ministra guardando il tizio (onorevole) sulla sua sinistra ?
Esigiamo delle risposte
IL POPOLO VUOLE SAPERE.
P.S. "Il popolo delle libertà" lo vuole sapere.
giovedì 8 ottobre 2009
una risposta...